TECH DRIVE
16/04/2025

Airbag difettosi su Citroën C3 e DS3: il Tribunale di Torino ammette la class action promossa da Altroconsumo

Oltre 170.000 automobilisti italiani possono ora aderire all'azione collettiva per ottenere un risarcimento da Stellantis. Il caso riguarda airbag difettosi montati su veicoli prodotti tra il 2009 e il 2019.

Il 14 aprile 2025, il Tribunale delle Imprese di Torino ha riconosciuto l’ammissibilità della class action avviata da Altroconsumo, insieme ad altre associazioni di tutela dei consumatori, contro Stellantis N.V., Groupe PSA Italia S.p.A. e Automobiles Citroën SA. Al centro della vicenda, i ben noti problemi agli airbag prodotti dalla giapponese Takata, installati su migliaia di Citroën C3 e DS3 immatricolate tra il 2009 e il 2019.

Il riconoscimento dell’azione collettiva

La decisione rappresenta un importante passo avanti per i diritti dei consumatori, in particolare per quei proprietari che da anni attendono risposte sul caso degli airbag difettosi. Il tribunale ha riconosciuto che Stellantis fosse a conoscenza del problema sin dal 2019 ma, secondo le accuse, non avrebbe intrapreso alcuna azione concreta per ben cinque anni.

L’azione legale, inizialmente promossa contro Stellantis e Groupe PSA, è stata poi estesa anche a Automobiles Citroën SA, sottolineando la responsabilità congiunta nella gestione della campagna di richiamo.

I contenuti dell’ordinanza

Il Tribunale ha stabilito i seguenti punti fondamentali:

  • Ammissibilità dell’azione di classe, includendo nella platea dei beneficiari tutti i proprietari di Citroën C3 e DS3 prodotte tra il 2009 e il 2019.
  • Obbligo di pubblicazione dell’ordinanza entro il 29 aprile 2025 sul portale dei servizi telematici della giustizia: da quella data, scatteranno i 150 giorni di tempo a disposizione per aderire all’azione collettiva.
  • Prossima udienza fissata al 21 novembre 2025, data in cui il procedimento tornerà davanti al giudice per i successivi sviluppi.

Le richieste di risarcimento

Altroconsumo ha quantificato i danni subiti dagli automobilisti su due livelli:

  • Danno patrimoniale: 17,24 euro per ogni giorno di ritardo nella sostituzione dell’airbag difettoso, cifra che corrisponde al costo medio giornaliero per il noleggio di una city car. Questo equivale a 517,20 euro per ogni mese di mancato intervento.
  • Danno non patrimoniale: 1.500 euro per ciascun proprietario coinvolto, a compensazione dell’ansia, dell’insicurezza e del disagio causati dalla presenza di un dispositivo potenzialmente pericoloso.

Quanti automobilisti sono coinvolti? Secondo le stime, oltre 170.000 automobilisti sono interessati dalla campagna di richiamo, tra cui:

  • Circa 154.000 proprietari di Citroën C3
  • Quasi 19.000 proprietari di DS3

Tutti coloro che rientrano nella categoria individuata dal Tribunale e che sono stati coinvolti nel richiamo possono aderire alla class action promossa da Altroconsumo, con l’obiettivo di ottenere un risarcimento adeguato.