HYUNDAI IONIQ 6 N: regina del DRIFT al profumo di Nurburgring!


Con la Ioniq 6 N, Hyundai dimostra per la seconda volta, dopo la sorprendente Ioniq 5 N, che un’auto elettrica può essere non solo efficiente, ma anche profondamente coinvolgente, emozionante e progettata per chi ama davvero guidare. L’universo “N” del marchio coreano è riuscito nell’impresa di trasformare una berlina aerodinamica e razionale come la Ioniq 6 in una macchina da pista (e da traversi) che non rinuncia all’intelligenza ingegneristica. Il risultato è un’auto che alza l’asticella delle prestazioni elettriche e della personalizzazione dinamica. Scopriamola nel dettaglio.
Un design aerodinamico, ora pensato per correre
Esteticamente, la Ioniq 6 N si riconosce subito. È basata sul restyling della Ioniq 6 standard, ma ogni elemento è stato rivisto in chiave prestazionale. Il frontale ospita uno splitter inferiore funzionale e blade laterali che non sono solo decorativi: dirigono attivamente i flussi d’aria per migliorare il raffreddamento e ridurre la resistenza. La carreggiata è stata allargata di ben 3 cm per lato, per garantire maggiore stabilità, mentre i cerchi da 20 pollici calzano pneumatici 275/35, pensati per offrire grip reale e sfruttare appieno l’assetto sportivo.
Il profilo laterale mantiene le linee affusolate da streamliner, ma i "dettagli", minigonne, passaruota allargati, badge “N”, raccontano un’altra storia. Al posteriore domina un’ala imponente, perfettamente funzionale, che lavora in sinergia con il fondo carenato per generare deportanza. È un’auto pensata per stare incollata all’asfalto, soprattutto quando si va forte. E i freni sono all’altezza: dischi anteriori da 400 mm con pinze monoblocco a quattro pistoncini e dischi posteriori da 360 mm con pinze flottanti. Ma c’è di più.
Grazie alla frenata rigenerativa, l’impianto è coadiuvato dai motori elettrici, che da soli riescono a garantire decelerazioni fino a 0,6 G nelle condizioni normali, e 0,35 G anche con ABS attivo. Questo significa non solo meno stress per i freni meccanici, ma anche un recupero d’energia più efficace, perfetto per un uso in pista.
Una dinamica di guida tutta nuova
La vera magia della Ioniq 6 N, però, non sta solo nella potenza (che non è ancora stata ufficializzata, ma si attende ben oltre i 600 CV), ma nella sua straordinaria dinamica. Hyundai ha preso tutto ciò che rende l’elettrico interessante, coppia istantanea, controllo millimetrico, reattività, e l’ha trasformato in un’arma da divertimento.
Uno degli aspetti più innovativi è l’integrazione del Drift Optimizer, un sistema che permette di gestire tre parametri separati del sovrasterzo di potenza: l’attacco del drift (quanto rapidamente si innesca), l’angolo da mantenere durante l’imbardata e il pattinamento delle ruote. Tutto regolabile, tutto intuitivo. Anche i meno esperti possono giocare con l’auto in modo sicuro, ma sempre emozionante.
Il merito va alla raffinata gestione elettronica che sfrutta in modo avanzato la coppia dei motori elettrici. Ad esempio, l’avantreno può essere frenato in modo selettivo per trasferire carico sull’asse posteriore e favorire il sovrasterzo, con una velocità di reazione nell’ordine dei millisecondi, impensabile con un impianto meccanico tradizionale. Il controllo della coppia tra asse anteriore e posteriore può essere regolato su ben 11 livelli, mentre ESC, sterzo, sospensioni e risposta dell’acceleratore sono tutti modulabili su più step.
E poi c’è l’ N e-shift, una simulazione di cambio che interviene con una gestione intelligente della coppia e del suono per ricreare le sensazioni di una vettura endotermica. A completare il pacchetto, il launch control, il comando N Green Boost per 10 secondi di potenza massima e la possibilità di creare circuiti virtuali personalizzati su cui registrare tempi e prestazioni.
Telaio irrobustito e gestione termica intelligente
Hyundai ha lavorato in profondità anche sul telaio, non solo per rendere la Ioniq 6 N più rigida, ma per darle un comportamento da vera sportiva. All’anteriore è stato aggiunto un rinforzo in metallo tra i duomi delle sospensioni, mentre al posteriore un elemento a triangolo rende evidente l’irrigidimento del retrotreno. Questo non è semplice tuning estetico: si tratta di interventi strutturali pensati per affrontare la pista.
Le sospensioni sono state ritarate, le barre antirollio modificate e l’intero sistema ESC è stato rivisitato per adattarsi al comportamento più estremo della vettura. La Ioniq 6 N è anche più bassa rispetto al modello standard, un altro segno della sua anima corsaiola.
La batteria, da 84 kWh, sfrutta l’architettura e-GMP a 800 Volt, che consente ricariche rapidissime: dal 10 all’80% in soli 18 minuti. Ma c’è di più. Un modulo termico dedicato da 7 kW permette di preriscaldare (o raffreddare) il pacco batterie in base all’utilizzo. Si può scegliere se ottimizzarlo per una partenza scattante, per un hot lap da record o per una sessione prolungata in pista. Questo è ciò che distingue un’auto elettrica sportiva da una vera elettrica da pista.
Interni da N, tra tecnologia e contenimento
L’abitacolo riprende quello della Ioniq 6 standard, con alcune modifiche mirate. Il volante è specifico, dotato di pulsanti N personalizzabili e del tasto N Green Boost. Il quadro strumenti digitale mostra grafiche dedicate, con tutti i parametri vitali in evidenza. Ma il vero upgrade lo si trova nei sedili: sportivi, contenitivi, personalizzati “N”, pensati per tenere fermo il corpo anche nei traversi più decisi.
Lo spazio a bordo rimane invariato, eccezion fatta per il bagagliaio, dove il triangolo di rinforzo posteriore limita leggermente la capacità di carico. Ma l’abitabilità generale resta ottima, considerando che si tratta di una berlina di quasi 5 metri (4,94 m per la precisione) e alta solo 1,50 m, con un’aerodinamica da coupé e spazi da berlina.
Conclusioni: Hyundai ha capito il gioco
La Hyundai Ioniq 6 N arriverà nel 2026, e si candida a diventare un punto di riferimento tra le sportive elettriche, non solo per prestazioni pure, ma per come riesce a combinare divertimento, controllo, tecnologia e accessibilità. Il lavoro svolto dal reparto N dimostra che l’elettrico, se sfruttato con intelligenza, può offrire esperienze di guida persino più ricche e personalizzabili di quelle offerte da un’auto termica.
In un panorama dove molti costruttori sembrano concentrati esclusivamente sull’efficienza o sulla potenza fine a sé stessa, Hyundai riesce a proporre un’auto che mette al centro il pilota, rendendolo protagonista. E lo fa con una dose di ironia, personalizzazione e piacere di guida che oggi nessun altro è riuscito a raggiungere.
La Ioniq 6 N non è solo veloce. È intelligente, viva, pronta a giocare. E chiede solo una cosa in cambio: di essere guidata.