TECH DRIVE
19/06/2025

MERCEDES come AUDI: elettrico sì ma con calma. I motori termici dureranno ancora un po'

Negli ultimi mesi, si sta delineando una tendenza chiara tra i grandi costruttori automobilistici tedeschi: la transizione elettrica non sarà così rapida e netta come inizialmente promesso. Dopo l’annuncio di Audi riguardo al prolungamento della produzione di veicoli endotermici, anche Mercedes-Benz conferma una revisione strategica. Ola Källenius, CEO della casa di Stoccarda, ha ammesso che i piani originari vanno rivisti: i motori a combustione, seppur elettrificati e tecnologicamente avanzati, continueranno a far parte dell’offerta ben oltre le scadenze fissate in precedenza.

Strategia duale: elettrico sì, ma senza rinunciare all'endotermico

In un’intervista concessa ad Auto Motor und Sport, Källenius ha spiegato che l’attuale contesto di mercato non giustifica un abbandono netto delle motorizzazioni tradizionali. La diffusione dei veicoli elettrici, infatti, procede più lentamente del previsto, spingendo Mercedes ad adottare un approccio più pragmatico. “Un costruttore affermato deve saper gestire entrambe le tecnologie,” afferma il numero uno del gruppo, convinto che una strategia ibrida, tra elettrico e combustione, rappresenti oggi la scelta più razionale.

Nonostante le dichiarazioni ottimistiche sull’elettrico, Mercedes non può ignorare i numeri: nel primo trimestre del 2025 l’utile è crollato del 43%, le vendite sono diminuite del 7% in Europa e del 10% in Cina, suo mercato più importante. Un contesto che impone una revisione concreta degli obiettivi.

La nuova GLC: vetrina della visione elettrica Mercedes

La nuova generazione della GLC, presentata in anteprima al Salone di Francoforte e in arrivo sul mercato entro la primavera del 2026, rappresenta il manifesto tecnico della visione elettrica di Mercedes. Basata sull’inedita piattaforma MB.EA, è concepita sin dall’inizio come veicolo 100% elettrico e dovrà dimostrare che la casa della stella è in grado di costruire auto elettriche in grado di competere su vasta scala.

Secondo Källenius, “tutti gli argomenti teorici contro l’elettromobilità vengono smentiti qui”: oltre 650 km di autonomia, ricarica ultraveloce grazie alla tecnologia a 800 Volt (fino a 260 km in 10 minuti), potenza massima di 360 kW, spazio abbondante anche per i passeggeri più alti, e una capacità di carico fino a 670 litri (inclusi 100 litri nel frunk anteriore). I numeri ci sono, e l’intento è chiaro: offrire un prodotto elettrico che non imponga compromessi.

Ma attenzione: la GLC attuale con motore termico continuerà a essere venduta. Una coesistenza che riflette la nuova filosofia della casa.

CLA e la piattaforma MMA: versatilità al servizio del cambiamento

Anche la nuova CLA, che debutterà a breve, testimonia l'approccio modulare della marca. Sviluppata sulla piattaforma MMA, compatibile con motori sia termici che elettrici, la CLA punta ai segmenti più compatti del mercato, confermando la volontà di Mercedes di mantenere aperte tutte le opzioni tecnologiche.

In questa direzione, la nuova strategia di design porta una reinterpretazione moderna della classica griglia cromata verticale, un omaggio al passato che guarda al futuro, un chiaro tentativo di rassicurare la clientela tradizionale, pur strizzando l’occhio all’innovazione.

Cina, comfort e tecnologia: le sfide del primo mercato globale

Il mercato cinese rimane centrale nella strategia Mercedes, ma richiede risposte specifiche. “Per molti clienti cinesi l’auto è un secondo soggiorno,” osserva Källenius. È un dettaglio che spiega il crescente ricorso a interni iper-tecnologici, dominati da schermi e funzionalità digitali avanzate. Per intercettare meglio queste esigenze, Mercedes ha nominato Oliver Thöne come nuovo membro del consiglio per la Grande Cina, con il compito di rafforzare la presenza del marchio e adattarne l’offerta alle aspettative locali.

Il calo delle vendite in Cina (-10% nel 2025) preoccupa, ma non modifica la centralità del paese asiatico nelle strategie del marchio: a Pechino si produce già la GLC, accanto agli stabilimenti europei di Brema e Sindelfingen, e a quello statunitense di Tuscaloosa, operativo dal 2026/27. Una rete produttiva globale che mira anche a ridurre l'esposizione ai rischi geopolitici, in particolare alle incertezze tariffarie legate agli Stati Uniti.

Oltre il 2030: il futuro è flessibile

Mercedes, al pari di BMW e Audi, si prepara dunque a un lungo periodo di coesistenza tra motori termici ed elettrici, prolungando la transizione ben oltre il 2030. Una scelta che potrebbe entrare in rotta di collisione con le normative europee, le quali, a partire dalla metà del prossimo decennio, vieteranno la vendita di nuove auto con emissioni inquinanti. Al momento, l’Unione Europea non ha mostrato segnali di flessibilità, ma è evidente che molte case automobilistiche, Mercedes inclusa,sperano almeno in un rinvio.

In sintesi, Mercedes non sta rinnegando l’elettrico. Sta però correggendo la traiettoria per adattarsi a una realtà più complessa del previsto, fatta di mercati eterogenei, clienti ancora legati al termico, pressioni economiche e limiti tecnologici. Il futuro della mobilità sarà anche elettrico, ma non solo, e non subito.