TECH DRIVE
16/05/2025

Guida autonoma in Europa: siamo pronti? Tesla Full Self-Driving alla prova nel caos di Parigi

Tesla compie un ulteriore passo verso il futuro della mobilità autonoma anche nel Vecchio Continente. L’azienda sta attualmente testando la funzione Full Self-Driving (Supervisionato) in Europa, in vista di un rilascio per i clienti. Dopo aver mostrato le capacità del sistema sulle strade di Amsterdam, l’attenzione si è ora spostata su uno degli scenari urbani più complessi del continente: la leggendaria rotonda dell’Arco di Trionfo a Parigi.

Alla prova dell’Arco di Trionfo

Place de l’Étoile, come è ufficialmente chiamata** la rotonda attorno all’Arco di Trionfo, è una sfida per qualsiasi automobilista:** dodici arterie si riversano su un unico anello, senza linee di corsia chiaramente definite e con un flusso continuo di auto, motociclette e autobus. Non sorprende che sia considerata una delle intersezioni più caotiche d’Europa.

Nel video recentemente pubblicato da Tesla, una Model 3 di serie, dotata dello stesso hardware attualmente in uso sui veicoli destinati ai clienti, attraversa la rotonda in completa modalità FSD (Supervisionato), dimostrando una guida fluida, reattiva e rispettosa del contesto urbano. Il sistema riconosce e reagisce ai veicoli circostanti, mantiene la traiettoria corretta e segnala appropriatamente le manovre, offrendo un’esperienza sicura anche in un contesto tanto complesso.

Nessuna magia: solo visione artificiale e apprendimento massivo

La tecnologia Full Self-drive (Supervisionato) si distingue per l’approccio radicalmente diverso rispetto ad altri sistemi di guida autonoma. Invece di affidarsi a sensori costosi o mappe HD predefinite, Tesla ha costruito il suo sistema su una piattaforma esclusivamente visiva, supportata da reti neurali end-to-end addestrate su miliardi di esempi reali.

In pratica, come un essere umano si affida a occhi e cervello, FSD utilizza sole telecamere e una potente elaborazione dati. Con una differenza sostanziale: il software non si distrae, non si affatica, e apprende in continuazione grazie alla mole impressionante di dati raccolti dalla flotta globale.

Tesla può contare infatti su oltre 7 milioni di veicoli connessi, i cui dati alimentano continuamente l’evoluzione del sistema. Solo nel 2024, la modalità FSD (prima in Beta, ora Supervisionata) ha registrato 3,48 miliardi di chilometri percorsi, contribuendo a raffinare la capacità del sistema di affrontare scenari reali e rari.

Un futuro sempre più vicino

Secondo Tesla, l’obiettivo è chiaro: rendere la guida autonoma accessibile, scalabile e soprattutto sicura. Il Full Self-Driving supervisionato è già disponibile in Stati Uniti, Canada, Messico e Cina, mentre in Europa sono in corso i test finali e le consultazioni con le autorità regolatorie per ottenere l’approvazione necessaria.

Il sistema è pensato per essere aggiornabile via software, il che significa che anche i veicoli già in circolazione, inclusi Model S, Model 3, Model X e Model Y, potranno ricevere queste funzionalità in futuro. Attualmente, tutte le Tesla includono di serie l’Autopilot, ma il salto qualitativo con FSD (Supervisionato) promette di rivoluzionare l’esperienza al volante.

Sicurezza prima di tutto

I primi dati raccolti nel 2025 confermano l’efficacia dei sistemi avanzati di assistenza alla guida. Secondo Tesla, nel primo trimestre dell’anno i conducenti che utilizzavano l’Autopilot avevano una probabilità dieci volte inferiore di restare coinvolti in un incidente rispetto alla media. Un risultato che rafforza l’idea che l’autonomia supervisionata non sia solo una comodità, ma soprattutto un fattore chiave per la sicurezza stradale.

Mentre l’Europa si prepara ad accogliere l’autonomia targata Tesla, il video girato nella turbolenta rotonda dell’Arco di Trionfo diventa un simbolo: non tanto di superiorità tecnologica, quanto della volontà concreta di affrontare le sfide reali del traffico urbano. Un passo alla volta, senza illusioni futuristiche, ma con milioni di chilometri di dati alle spalle.