AUDI Q5 2025 IBRIDO DIESEL | TEST DRIVE PRO e CONTRO



- Motorizzazione in prova 2.0 TDI MHEV+ Q5 TDI S tronic quattro
- Allestimento Launch Edition One
- Alimentazione Mild Hybrid Diesel
- Prezzo 90.900 €
- Batteria 1,7 kwh
- Cambio S Tronic 7 rapporti
- Trazione quattro
- Scheda Tecnica Scopri di più
La nuova generazione dell’Audi Q5 segna un deciso passo avanti rispetto al modello precedente. Cambia tutto: design, tecnologia, interni, prestazioni e, soprattutto, la filosofia ibrida che ora si evolve nella versione Mild Hybrid Plus. In questa prova approfondita, analizziamo nel dettaglio la variante Diesel da 204 CV, dotata del sistema MHEV potenziato, con l'obiettivo di capire se questa nuova interpretazione del SUV medio dei Quattro Anelli riesca davvero a unire comfort, prestazioni e consumi intelligenti.
Design e Interni
Il primo impatto con la nuova Q5 è netto: sembra un’auto completamente nuova. Il frontale è stato completamente ridisegnato, con una calandra più larga e aggressiva, che ospita i numerosi sensori degli ADAS. I fari anteriori, full LED di serie e Matrix opzionali, offrono una firma luminosa personalizzabile che esalta il carattere high-tech della vettura.
Il profilo laterale si estende per 4,72 metri e appare ben proporzionato, con linee tese ma eleganti. I cerchi da 20 pollici montati sulla versione S Line in prova sono accompagnati da pneumatici 255/45, e danno alla vettura una presenza su strada importante ma mai esagerata.
Il posteriore, pur mantenendo una forma leggermente tondeggiante, viene modernizzato da fari posteriori OLED capaci di comunicare segnali di pericolo ai veicoli che seguono, anche se non dotati di tecnologia Car-to-X. Una soluzione innovativa è il terzo stop "proiettato", che crea un effetto luminoso sul lunotto posteriore grazie a una proiezione dallo spoiler. Anche il gioco di luci all’apertura e chiusura del baule è scenografico e curato.
Salendo a bordo si nota subito il salto generazionale. La plancia è completamente nuova, moderna e avvolgente, dominata da tre display: uno per il quadro strumenti, uno centrale per l' infotainment, e opzionalmente, un terzo di fronte al passeggero, comandato dal sistema Android Automotive.
Quest'ultimo porta con sé una grande fluidità d’uso e la compatibilità nativa con servizi come Amazon Alexa, YouTube e Amazon Music, oltre a CarPlay e Android Auto wireless. Il terzo display può riprodurre video anche in marcia (grazie alla polarizzazione che ne oscura la visione al guidatore), oppure mostrare le mappe e i comandi multimediali.
Il volante ha una bella forma, è ergonomico, ma i comandi touch richiedono una certa precisione nell’utilizzo. Buona invece l’impostazione generale dell’abitacolo: i sedili sono completamente elettrici, ben sagomati e comodi, con seduta regolabile in lunghezza. L’illuminazione interna a LED è altamente personalizzabile e svolge anche una funzione segnaletica, avvisando della presenza di altri veicoli negli angoli ciechi o all’apertura delle portiere.
Il tunnel centrale è ben organizzato: due portabicchieri, carica wireless, due porte USB-C da 100 W, presa 12V, selettore delle marce minimalista e un vano portaoggetti sotto al bracciolo. Buoni i materiali, anche se qualche dettaglio in plastica (come la zona della linea luminosa) stona rispetto all’elegante impuntura delle superfici rivestite.
Anche i sedili posteriori convincono: lo spazio per le gambe è buono anche con guidatori alti (fino a 1,90 m), e la testa non tocca mai il cielo dell’auto. Il tunnel centrale è piuttosto ingombrante, ma giustificato dalla trazione integrale. Presenti due prese USB-C, bocchette dell’aria, bracciolo con portabicchieri, vano passante e attacchi ISOFIX facilmente accessibili.
Il bagagliaio, con apertura elettroattuata e proiezione luminosa per il comando a piede, offre circa 500 litri di capacità in configurazione standard. Con i sedili abbattuti (40/20/40) si arriva a 1.500 litri. Grazie alle sospensioni pneumatiche, è possibile regolare l’altezza del piano di carico per facilitare l’accesso. Presente anche un vano sotto il piano (pozzetto) con kit riparazione gomme e presa 12V.
Su strada: Mild Hybrid Plus davvero utile in città
La vera sorpresa della nuova Q5 è l’efficacia del sistema Mild Hybrid Plus, che include un motore elettrico da 17 kW e una batteria da 1,7 kWh. Non si tratta di un plug-in, ma questo sistema riesce davvero a migliorare l’efficienza in città: veleggia spesso a motore spento, si muove in elettrico nelle manovre o in coda, e riavvia il motore termico con una fluidità quasi impercettibile.
Il motore 2.0 turbodiesel sviluppa 204 CV e 400 Nm, con un’erogazione fluida e una risposta pronta, anche se non particolarmente silenziosa: resta leggermente ruvido e meno isolato rispetto alla concorrenza. In città, però, i consumi sono ottimi: si riescono a percorrere fino a 15 km con un litro, valore molto competitivo per un SUV di queste dimensioni. In autostrada si viaggia invece intorno ai 17 km/l a 110km/h e si scende a 13 km/l al limite dei 130km/h.
Il sistema di sospensioni pneumatiche a cinque bracci (anteriore e posteriore) garantisce un eccellente compromesso tra comfort e controllo. Sui fondi dissestati o nelle rotaie cittadine l’auto è sempre stabile, mentre tra le curve, anche con passeggeri a bordo, mantiene una buona compostezza senza far sentire rollii o movimenti eccessivi.
La guida è piacevole, lo sterzo è preciso e ha il giusto peso, regolabile in base alla modalità di guida. I freni si integrano bene con il recupero di energia: non ci sono stacchi o comportamenti anomali nella transizione tra frenata rigenerativa e idraulica.
Il grande passo avanti della Q5, però, si sente tra le curve. Impostando la modalità Dynamic, l’auto cambia completamente carattere: il cambio tiene le marce, il motore resta sempre pronto, lo sterzo si irrigidisce e le sospensioni si abbassano leggermente, rendendo il comportamento più piatto e composto. Il rollio si riduce, e persino il retrotreno, un tempo “rilassato”, ora si mostra granitico, ben piantato.
L’impressione generale è che questa nuova piattaforma abbia finalmente reso l’Audi Q5 una vera Audi anche da guidare. Dove una volta si parlava di sottosterzo, oggi si scopre un equilibrio dinamico di alto livello. È vero, resta pur sempre un SUV di due tonnellate con baricentro alto, ma le sensazioni alla guida sono più vicine a una berlina che a un pachiderma su ruote.
La differenza tra le modalità si avverte in modo netto, proprio perché ogni parametro è realmente meccanicamente tarabile: dallo sterzo al cambio, dalle sospensioni alla risposta dell’acceleratore. È questo il vantaggio di una piattaforma ricca di contenuti tecnici: cambi una modalità, cambia davvero il comportamento.
ADAS e tecnologia
Audi si conferma un riferimento nel campo degli assistenti alla guida. La nuova Q5 offre una suite completa: cruise adattivo, mantenimento di corsia, monitoraggio angoli ciechi, rilevamento pedoni e ciclisti, cambio di corsia automatico, e perfino una funzione che rallenta l’auto prima delle curve o degli incroci pericolosi. L’unico neo riguarda la frenata automatica in retromarcia, ancora da affinare (sulla nostra unità pre-serie).
Molto interessante l’integrazione tra illuminazione e sicurezza: le luci posteriori comunicano con i veicoli retrostanti per segnalare pericoli, i fari Matrix LED anteriori sono potenti e precisi, anche se non sono la versione più evoluta della gamma (quella che disegna la corsia, per intenderci). In ogni caso, sono tra i migliori nel segmento.
Conclusioni e Prezzi
E qui arriva la nota dolente.** La Q5 parte da 63.250 euro** nella versione base benzina mild-hybrid a due ruote motrici. La variante diesel quattro come quella in prova parte da 67.350 euro, e la nostra configurazione S line, ben accessoriata, tocca i 90.900 euro.
Una cifra importante, che fa riflettere. Ma come spesso accade nel gruppo Volkswagen, Audi ha messo in campo strategie commerciali intelligenti: grazie a formule di leasing e noleggio con valore residuo garantito alto, la Q5 si può comunque portare a casa con rate ragionevoli. È il segno di una strategia basata più sul canone mensile che sul prezzo pieno, con il vantaggio che anche il secondo proprietario, a fine leasing, potrà trovare l’auto sul mercato a valori più accessibili.
Certo, è vero: nel 2008 un Q7 costava quanto oggi una Q5, ma è anche vero che in 15 anni di evoluzione tecnologica e contenutistica, il salto generazionale si fa sentire. E non solo nella scheda tecnica.
- I pro
- Comfort e dinamica di guida
- Adas e tecnologia
- Consumi in città
- I Contro
- Consumo in autostrada e un po’ di ruvidità del rumore del motore
- Qualche finitura
- Qualche bug software