DACIA DUSTER IBRIDA | Test Drive PRO e CONTRO

Ve l'abbiamo già raccontata in versione GPL ma la nuova Duster è anche ibrida e si tratta di un sistema ibrido da 20km/l e anche oltre quindi sì.. Merita un approfondimento!

Design e Interni

Il look della nuova Duster non rinnega la tradizione ma appare decisamente evoluto, con linee squadrate e un aspetto massiccio che trasmette solidità. Il frontale è caratterizzato da una firma luminosa a LED accattivante, anche se gli abbaglianti rimangono alogeni, così come i fendinebbia. La silhouette laterale è stata affinata, mantenendo proporzioni equilibrate con una lunghezza di 4,34 metri, che la rende pratica sia in città che nei percorsi extraurbani.

Al posteriore, il design dei gruppi ottici riprende il tema del frontale, con luci che sembrano a LED ma che in realtà sono alogene. Il portellone integra la telecamera per la retromarcia e l’accesso al bagagliaio, che offre una capacità di 496 litri con i sedili in posizione standard e fino a 1.600 litri abbattendo lo schienale (frazionabile 40/60).

Un dettaglio distintivo sono i cerchi da 18 pollici con spalla alta, che non solo donano un aspetto robusto alla vettura, ma contribuiscono anche al comfort di marcia.

All'interno della Duster Full Hybrid, la praticità regna sovrana. L’accesso è keyless: basta avvicinarsi con la chiave in tasca e l’auto si apre automaticamente, chiudendosi quando ci si allontana.

Le plastiche dominano l’abitacolo, con una qualità percepita che risente del posizionamento economico della vettura. Non ci sono rivestimenti morbidi sulle portiere e la floccatura è assente, ma il design della plancia è moderno e razionale. I sedili presentano un inserto in tessuto simile al jeans, più gradevole rispetto ai materiali sintetici visti nelle versioni GPL.

Sul fronte tecnologico, troviamo un infotainment con display centrale basato su Android, compatibile con Apple CarPlay e Android Auto. Il sistema è semplice da utilizzare e supporta aggiornamenti software via OTA, anche se il numero di applicazioni disponibili è ancora limitato.

Il climatizzatore è completamente automatico ma non offre la regolazione bi-zona. Ci sono due prese USB-C, una presa da 12V e una piattaforma per la ricarica wireless dello smartphone. Gli specchietti parasole, purtroppo, non dispongono di illuminazione, un dettaglio che tradisce la natura economica dell'auto.

Lo spazio a bordo è buono: dietro, anche i passeggeri più alti hanno circa due dita di spazio per le ginocchia e quattro per la testa, rendendo la Duster un'opzione pratica per viaggi anche con passeggeri adulti. Gli attacchi Isofix sono presenti, sebbene in una configurazione con cerniera che risulta meno intuitiva rispetto ad altri sistemi.

Guida: un ibrido sorprendentemente efficiente

Sotto il cofano, la Dacia Duster Full Hybrid monta il sistema ibrido di Renault, con un motore a benzina da 1.6 litri abbinato a due motori elettrici e a un cambio automatico multimodale senza frizione. Il risultato è un’esperienza di guida fluida e ben calibrata, con un’elevata percorrenza in modalità elettrica, specialmente in città.

L’accelerazione è buona per un SUV di questa categoria, con una coppia ben distribuita che permette di muoversi agilmente nel traffico urbano. Rispetto ai primi ibridi Renault, questa versione non presenta più i problemi di esaurimento rapido della batteria in autostrada, garantendo una guida più omogenea anche a velocità elevate.

La modalità B del cambio rigenera efficacemente l’energia in fase di decelerazione, anche se non permette di fermarsi completamente senza toccare il pedale del freno. Il sistema di recupero dell’energia è comunque rapido ed efficiente, permettendo di ricaricare la batteria in maniera quasi istantanea nelle discese o durante le frenate.

Sul fronte dei consumi, la Duster Full Hybrid si rivela molto efficiente: in città si possono raggiungere i 18-20 km/l senza particolari accorgimenti, mentre in extraurbano, a velocità costanti tra i 70 e i 90 km/h, si possono toccare i 25 km/l. In autostrada, invece, i consumi si attestano intorno ai 14 km/l a 130 km/h.

L’assetto è ben tarato: il comfort è buono, grazie alle sospensioni ben calibrate, sebbene si percepiscano alcuni scricchiolii e una rumorosità di fondo superiore alla media. L’insonorizzazione, infatti, è uno dei punti deboli della vettura, con i fruscii aerodinamici che diventano evidenti già a 110 km/h.

La Duster Full Hybrid non offre il cruise control adattivo, ma dispone di una suite di ADAS gestiti dalla telecamera frontale, tra cui il mantenimento della corsia (senza centering) e il monitoraggio dell’angolo cieco. Sono presenti anche la frenata automatica di emergenza e i sensori di parcheggio con un suono personalizzabile.

Un altro dettaglio economico riguarda l’illuminazione interna, con plafoniere alogene che risultano poco potenti, ma almeno presenti sia davanti che dietro.

Prezzi e allestimenti: ancora conveniente?

Uno dei principali punti di forza della Dacia Duster è sempre stato il prezzo competitivo, e questa nuova versione non fa eccezione. Tuttavia, rispetto al passato, i costi sono aumentati.

• Duster Essential GPL: parte da 19.900 euro, ma con una dotazione molto scarna.
• Duster Full Hybrid Expression: parte da 26.400 euro, con un buon livello di equipaggiamento.
• Duster Full Hybrid Journey (versione in prova): 29.150 euro, con dotazioni più ricche.

Non siamo più ai 12.000 euro della prima generazione, ma considerando l’evoluzione tecnologica e l’aggiunta della motorizzazione ibrida, il prezzo rimane competitivo rispetto ai concorrenti del segmento.

In definitiva, la nuova Dacia Duster Full Hybrid è un SUV che mantiene lo spirito low-cost del marchio, ma con un tocco di modernità in più. Non è perfetta, ma per chi cerca una vettura pratica, efficiente e con un prezzo competitivo, rimane una scelta molto interessante.