TECH DRIVE
14/07/2025

Mercedes AMG GT: sportiva definitiva

In un paesaggio remoto della Sardegna, lontano da tutto, prende vita un momento che sa di epifania automobilistica: è il debutto della nuova Mercedes-AMG GT, ed è difficile non avvertire sin da subito che ci si trova davanti a qualcosa di veramente speciale. Non è solo una coupé ad alte prestazioni: è un'interpretazione moderna, intelligente e sopraffina del concetto stesso di sportiva definitiva. Non a caso, l'autore del testo originale la definisce senza mezzi termini "l’auto che va meglio sul mercato, punto". E se lo dice con tale convinzione, un motivo ci sarà.

Una nuova filosofia

La nuova AMG GT nasce con un obiettivo chiaro: migliorare tutto ciò che la precedente incarnazione rappresentava, rendendolo però più utilizzabile, più fruibile e, in definitiva, più auto. Sì, perché la precedente generazione, per quanto affascinante e brutale, era talmente estrema da risultare poco funzionale nella vita reale. Ora, invece, si parla di un'auto che riesce ad abbinare prestazioni mozzafiato con una versatilità da vera gran turismo, senza rinunciare a nulla in termini di emozione, coinvolgimento e piacere di guida.

Il cambiamento si percepisce già dal bagagliaio: con oltre 650 litri di capacità, l’AMG GT si apre anche a un utilizzo più ampio, da viaggio vero, da gran tourer autentica. La filosofia di fondo è chiarissima: se ti compri una macchina così, vuoi anche godertela per un weekend con la persona che ami, senza dover rinunciare al bagaglio o alla comodità. Ma questo allargamento di vedute non ha compromesso la sua anima più profonda: la meccanica è ancora al centro dell’esperienza, ed è anzi diventata più raffinata, più tecnologica, più potente.

Telaio, sospensioni, dinamica: un capolavoro d'ingegneria

Alla base della nuova AMG GT c'è un telaio completamente riprogettato, costruito con una combinazione di alluminio, acciai altoresistenziali e soluzioni tecniche evolute. Basti pensare che l’anello del parabrezza è costituito da un unico stampo, migliorando la rigidità torsionale in maniera sensibile. Questa base solidissima consente al comparto sospensivo di esprimersi al massimo: all’anteriore troviamo uno schema a cinque bracci, una soluzione rara su una vettura di serie, ancora più rara su un’auto sportiva, ma capace – se ben tarata – di offrire un recupero camber perfetto e un controllo dell’angolo di inclinazione delle ruote impareggiabile in curva.

La seconda magia si chiama AMG Ride Control+ (anche se l'autore la chiama con un po’ d’ironia “MG Magic Ride”): il sistema sostituisce le tradizionali barre antirollio con ammortizzatori a controllo elettroidraulico. Grazie alla rete elettrica a 48 Volt della vettura, è possibile controllare in tempo reale la pressione interna agli steli degli ammortizzatori. Questo significa che, durante una curva, si può scaricare la pressione dell’ammortizzatore interno e caricare quello esterno, mantenendo la vettura piatta e garantendo il funzionamento indipendente delle ruote. Una rivoluzione che non solo migliora la stabilità e la sicurezza, ma alza anche il livello del comfort su ogni tipo di fondo.

Ogni costruttore interpreta questa tecnologia a modo suo: Ferrari utilizza una sorta di vite senza fine, Porsche adotta motori elettrici per i sistemi antirollio attivi sui modelli ibridi. Mercedes ha scelto la via elettroidraulica, e l’ha implementata con una raffinatezza che rende la nuova AMG GT una delle vetture più dinamicamente evolute del pianeta.

Asse posteriore sterzante e aerodinamica attiva

Un ulteriore passo avanti è rappresentato dall’asse posteriore sterzante, che agisce sia in fase sia in controfase fino a 100 km/h – un limite insolitamente alto, che denota l’impronta decisamente sportiva dell’auto. Fino a questa soglia, le ruote posteriori sterzano in direzione opposta a quelle anteriori per accorciare virtualmente il passo e rendere l’auto più agile; oltre, sterzano nella stessa direzione per migliorare la stabilità. Non si tratta solo di aiutare in manovra, ma di intervenire attivamente sulla dinamica di percorrenza, soprattutto in pista.

La gestione aerodinamica è un altro punto chiave. La vettura dispone di un alettone posteriore attivo che si solleva solo quando serve e che, quando è chiuso, restituisce una silhouette elegantissima. Ma non è tutto: sotto il pianale è nascosto un elemento gommato che si gonfia alle alte velocità, modificando il profilo inferiore e generando deportanza, senza l’ausilio di elementi mobili visibili. Un vero colpo di genio aerodinamico, che aumenta l’aderenza alle alte velocità senza sacrificare l’estetica o la semplicità delle linee.

Interni e tecnologia: la fusione tra lusso e performance

All’interno, la nuova AMG GT mostra un altro volto, fatto di cura artigianale, comfort di alto livello e un’ergonomia perfetta. La configurazione è 2+2, e anche se i due posti posteriori sono praticamente simbolici, permettono di ampliare lo spazio disponibile per i bagagli o di accogliere occasionalmente dei bambini.

Il volante è una delle vere perle: bellissimo da vedere, ma soprattutto incredibilmente funzionale. I due selettori rotativi integrati con piccoli display digitali permettono di modificare in tempo reale i parametri chiave della vettura – dalla rigidità delle sospensioni al controllo di trazione, fino alle modalità di guida. Tutto si può personalizzare e tutto è pensato per offrire all’utente un’esperienza dinamica senza pari.

L’abitacolo è dominato da materiali di qualità, sedili riscaldati e ventilati, uno spazio complessivamente più generoso rispetto al passato, e una plancia completamente digitale, elegante e moderna. La possibilità di configurare ogni singolo aspetto del comportamento dinamico fa sì che l’auto possa essere cucita su misura per ogni guidatore.

Motorizzazioni per ogni esigenza

La gamma motori si apre a più possibilità rispetto al passato, segnando un altro passo avanti verso una maggiore fruibilità. Per chi cerca la potenza assoluta c’è il classico V8 AMG, sinonimo di prestazioni brutali, sound coinvolgente e coppia infinita. Ma non mancano le alternative: è disponibile anche un quattro cilindri turbo, dotato di turbocompressore a controllo elettrico, capace di ridurre il turbo lag e garantire una reattività sorprendente. Non sarà un V8, certo, ma ha una sua logica ed è perfettamente in linea con il concetto di AMG GT come piattaforma modulare di eccellenza. Una sportiva per tutti, non nel senso di democratica, ma nel senso che offre scelte reali, concrete.

E per chi teme la fruibilità quotidiana? Nessun problema: l’asse anteriore può sollevarsi di 3 cm per affrontare dossi e rampe senza grattare, mentre la taratura delle sospensioni attive consente di affrontare anche le strade più sconnesse con una sorprendente morbidezza. Sì, la nuova AMG GT è comoda. Eppure non ha perso nulla in termini di prestazioni pure.

Ci sono auto con cui si stabilisce una relazione, e poi ci sono auto con cui si entra in una intimità devastante, in cui ogni gesto diventa naturale, ogni pensiero anticipato, ogni curva un'esperienza sensoriale pura. Questo è il caso. È un'auto che non solo funziona, ma funziona così bene che ti chiedi come sia possibile. Eppure una spiegazione c'è. Anzi, ce ne sono molte.

Il segreto sta nell'avantreno

Tutto comincia davanti: un cinque bracci anteriore che lavora con una precisione chirurgica. Un sistema sospensivo tanto sofisticato quanto raro, che se tarato male è una catastrofe, ma se messo a punto come in questo caso, è poesia in movimento. Le ruote sembrano leggere il pensiero, adattandosi alla strada in modo dinamico, intelligente, sensibile.

Addio barre antirollio, benvenuta intelligenza idraulica

Una delle innovazioni più importanti è l'eliminazione delle barre antirollio. Come dicevamo prima al loro posto troviamo un sistema chiamato AMG Active Ride Control: attuatori elettroidraulici a 48V che controllano individualmente gli ammortizzatori, gestendo il rollio in tempo reale. Il risultato?** L'auto non rolla mai,** è sempre piatta, sempre composta, su cordoli, dossi, buche, curve ad alta velocità. Questo non solo migliora la dinamica, ma moltiplica il comfort quotidiano in modo esponenziale.

Il motore: V8 come poesia industriale

Il cuore della macchina è un V8 biturbo da 4 litri, firmato secondo la filosofia "One man, one engine". Ogni motore è costruito da una sola persona, che ci mette competenza, cura e il proprio nome. Il risultato è un'erogazione brutale ma progressiva, una sonorità graffiante e un comportamento che ti fa uscire di curva con una spinta torrenziale già dai bassi regimi.

La trasmissione automatica a 9 rapporti non è un doppia frizione, ma un convertitore di coppia con frizioni a bagno d’olio, reattivo quanto basta, preciso quando serve. Nelle modalità più sportive si trasforma: le cambiate sono secche, fulminee, ma senza compromettere la fluidità a bassa andatura.

Trazione integrale, ma con anima posteriore

Il sistema 4Matic+ conserva un'impostazione fortemente posteriore, scaricando la coppia all’avantreno solo quando serve: fino al 50% in condizioni normali, 100% se dietro non c’è grip. Il tutto supportato da torque vectoring attivo: elettronico davanti, meccanico dietro, con un differenziale autobloccante a controllo elettronico.

Telaio e aerodinamica attiva: ingegneria invisibile

Il telaio è in lega leggera, con ampio uso di alluminio e acciai altoresistenziali. Il parabrezza è montato su una struttura pressofusa monopezzo, che aumenta notevolmente la rigidità torsionale. L’aerodinamica attiva è nascosta e funzionale: un polmone in gomma sotto il pianale si gonfia per modificare il flusso d’aria e aumentare la deportanza. Un sistema ispirato al mondo aeronautico, non meccanico, quindi più affidabile.

Sterzo integrale, freni all'altezza

Anche lo sterzo contribuisce a quest’alchimia: le ruote posteriori sterzano fino a 2,5°, in controfase sotto i 100 km/h per aumentare l’agilità e in fase sopra, per la stabilità. Il risultato è una guida intuitiva, con una precisione che rasenta la telepatia.

L’impianto frenante, anche nella variante carboceramica, è all’altezza delle prestazioni. Modulabile, potente, resistente allo stress. Nulla da eccepire.

Conclusione: quando tutto è al posto giusto

Ci sono auto potenti, auto tecnologiche, auto veloci. Ma raramente tutto questo convive in una esperienza così umana e coinvolgente. Non è solo un’auto perfetta: è un’estensione del pilota, un oggetto ingegneristicamente avanzato ma emotivamente puro. Oltre 200.000 euro che, se ve li potete permettere, non rimpiangere mai.

Sarà per la linea, per il suono, per il modo in cui si muove o per come accarezza le curve, ma questa macchina ti fa innamorare.